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Premiazione concorso Gim, fra sogno e realtà 2021

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Il 17 luglio si è tenuta, presso la Sala Convegni dell’Ospedale degli Infermi di Biella, la premiazione della settima edizione del concorso letterario Gim, fra sogno e realtà. Concorso in tema di malattia oncologica, promosso dall’ASL BI e dal Fondo Edo Tempia.

Un grosso dito media alzato

Veronica Rosazza Prin ha vinto il terzo posto della Sezione “Storie di Fantasia” con il racconto dal titolo Un grosso dito medi alzato.

«Racconto solo parzialmente di fantasia», dice Veronica. «I tre narratori che prendono le parola nelle brevi pagine di cui si compone questa storia traggono ispirazione da tre storie con cui mi sono trovata a interfacciarmi. Tre storie che ho vissuto, a modo mio, nello stesso periodo».

Premiazione e motivazione

Il premio è stato consegnato da Paola Volpi, insegnante, scrittrice e poetessa, con la motivazione:

Si può trasmettere il desiderio di lottare. In un contesto ordinario, tra ufficio e terapia, si gioca un intreccio di incontri in grado di riservare sorprese ed esperienze di malattia orientate ora alla fede ora all’esistere laico.

«Molto bella la dialettica fra Riccardo e Ludovica. Mi ha molto colpito», a detto Paola durante la premiazione.

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L’antologia

Dalle opere presentate in concorso è nata una bellissima antologia, intitolata GIM, fra sogno e realtà. Narrare la malattia oncologica e le pratiche di cura: testimonianze e storie immaginate.

Questo libro è acquistabile sul sito internet dell’editore Pensa Multimedia.

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GIM, fra sogno e realtà

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Titolo: GIM, fra sogno e realtà
Serie:
Pubblicato da: Pensa MultiMedia
Data d'uscita: Luglio 2021
Collaboratori: a cura di Vincenzo Alastra
Genere:
Numero di pagine: 228
Codice ISBN: 978-88-6760-824-9

Si propongono al Lettore pagine e storie intense e coinvolgenti scaturite da un’occasione diventata ormai una sorta di tradizione: un concorso letterario e, da alcune edizioni, anche fotografico sulla malattia oncologica. È questo un lavoro corale che si rivolge a un pubblico di lettori diversificato: in prima battuta, ai professionisti della cura, sanitari, sociosanitari e sociali e ai volontari che, quotidianamente, si confrontano con la malattia oncologica; a educatori e formatori che intendono sondare un territorio di cura ricco di spunti; a coloro che hanno vissuto una esperienza oncologica, nella loro stessa persona o nei propri cari, nella prospettiva di un confronto, di un ripensamento generativo di ciò che è stato o che è; a tutti coloro che scelgono di accostarsi al tema della malattia con il desiderio di conoscere, di comprendere, anche di esorcizzare le paure. Queste pagine di narrazione libera e feconda si propongono, ancora una volta, come opportunità di vita per tutti noi e ci invitano a entrare in relazione con le nostre interiorità toccando aree sensibili, a volte dolenti, non schivando il dialogo su questioni cruciali, rendendo fecondi i nostri vissuti. Questo testo desidera infine ricordare a tutti noi l’importanza della narrazione, di quanto possa essere essenziale e rivitalizzante coltivare la capacità di raccontare e condividere le nostre storie.

Il contributo di Veronica Rosazza Prin, classificatosi al terzo posto per la sezione "opere di fantasia", è intitolato Un grosso dito medio alzato (pp. 149-153).

 

 

 

Autore: AA. VV., a cura di Vincenzo Alastra
Pubblicato da Pensa Multimedia per la collana Le storie siamo noi.

 

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